venerdì 29 febbraio 2008

Polpette Vegetariane

Le polpettine vegetariane non sono come la finta carne di soia: sono molto più dignitose, sono altrettanto nutrienti, e grazie ad un'armoniosa combinazione di spezie (ed un generoso soffritto!) mi permetto di dire che sono anche più buone.
Sono molto simili alle felafel, e in effetti, hanno molto in comune, a cominciare dall'utilizzo del sesamo nella panatura, un'idea veramente illuminante...

Ingredienti:
-250g di ceci bolliti e sgusciati
-250g di lenticchie
-2 uova grandi
-1 cipolla gialla
-coriandolo
-cumino
-pepe nero
-100g di pangrattato
-50g di semi di sesamo tostati
-4 cucchiai di olio e.v.o. più il necessario per la frittura
-sale

Sminuzzare la cipolla all'inverosimile e soffriggere nell'olio bollente. Spegnere il fuoco, aggiungere le erbe aromatiche e le spezie. Versare in un frullatore i legumi, un uovo, il soffritto speziato, ed il sale, cercando di ottenere un composto liscio e omogeneo.
Regolare la consistenza con del pangrattato, se necessario, e iniziare a formare delle piccole polpettine che andranno immerse nell'uovo sbattuto e nel pangrattato mescolato al sesamo.
Procedere con la frittura.

Consiglio vivamente di servirle con panna acida mescolata con dell'erba cipollina!

martedì 26 febbraio 2008

.....mhhh così soddisfacente!!!

Il pane fatto in casa è un piacere da meritare: duro lavoro, molta pulizia, braccia forti.
E questa era la brutta notizia; la buona è che riempie la casa di profumi e la scalda a puntino, vederlo crescere dal vetro del forno è un'emozione senza prezzo, lo scrocchio della crosta e la mollica fumante fanno uscire le lacrime, e il risparmio è notevole.
Il giorno che ho preparato questi panini mi sono resa conto di provare affetto per il cibo, e di aver compreso che mi piace tutto quello che passa attraverso due mani che impastano e un forno.

Ingredienti per circa 600g di pane:
300g di farina integrale
120g di farina 0
250ml di acqua
15g di lievito di birra
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaio di zucchero
un cucchiaino di sale

In una terrina capiente mescolare le farine, lo zucchero e il sale, far sciogliere il lievito nell'acqua che deve essere tiepida (se è troppo calda lo uccidete!) e aggiungere il limone.
Versare lentamente i liquidi nella terrina e amalgamare bene, infarinare il piano da lavoro (che deve essere pulito con sapone per piatti e ripassato con aceto di vino bianco) e iniziare a lavorarci sopra l'impasto. Il tempo minimo è 15 min, ma se potete arrivare a 20 o 30 il pane sarà più buono. Lasciare l'impasto a lievitare per 1 ora (potendo anche di più) nella terrina coperto da un panno e chiuso in una busta in un punto caldo della casa. Riprenderlo e lavorarlo ancora per 10-15 min; preparare la placca coprendola con carta da forno, dare la forma al pane (io ho steso delle porzioni di pasta col mattarello e le ho arrotolate), coprire il pane col panno e lasciare lievitare di nuovo per 1 ora.
Cuocere il pane in forno a 210 gradi per 25 min.

Precisazioni:
-potete usare anche solo farina 0, quella integrale non è obbligatoria
-se il vostro forno fa schifo, cuoce male e "a zone" dovete porre sul fondo una teglia con dentro dell'acqua: impedirà che il pane si bruci (io ho un forno super, ma la metto comunque!)
-magari non tutti possono farsi il pane in casa, ma se potete, quell'unica volta in cui trovate il tempo, preparatene un bel po', cuocetelo e surgelatelo, sarà sempre buonissimo!

lunedì 25 febbraio 2008

Tartufini ai due tipi di Cioccolato

Prima che il caldo faccia sparire dai supermercati le amate tavolette di cioccolato dovete
provare a confezionare questi cosetti buonissimi.
Da piccola li odiavo perchè qualcuno aveva sempre l'idea geniale di buttarci dentro qualche
scemo liquore, o perchè venivano troppo amari, o perchè dopo due morsi allappavano.
Io sono riuscita a risolvere ognuno di questi problemi creando su misura i miei tartufini.
Nelle occasioni che richiedono il famoso "presente" tipo cena da amicidiamici, santo stefano
dalla zia della cognata di tizio, e formalità varie un pacchettino "a modo" con una ventina
di questi fa sempre un'ottima figura...

Per preparare circa 40 tartufini
-300g di biscotti secchi (quelli che giacciono da secoli nella dispensa perchè non piacciono
a nessuno vanno benissimo)
-100g di cioccolato fondente max 60%
-100g di cioccolato bianco
-200ml di panna fresca
-100g farina di cocco
-30g riso soffiato
-30g di mandorle a fette o sbriciolate
-20g cacao amaro
-10/15 nocciole intere
-peperoncino in polvere.

Sciogliere separatamente a bagnomaria i due tipi di cioccolato aggiundendo ad ognuno 100ml
di panna. Triturare finemente i biscotti. Aggiungere ad ogni tipo di cioccolato la metà dei
biscotti e mescolare fino ad ottenere un impasto lavorabile a mano...quindi non troppo
caldo. La parte al cioccolato fondente deve essere suddivisa in 4 piccoli impasti: ad uno
verrà aggiunta la farina di cocco, ad uno il riso soffiato, al terzo il peperoncino e
l'ultimo rimarrà semplice. Formare delle pallette e ripassare le prime nel cocco, lascire invariate quelle al riso e quelle al peperoncino e dare forma a quelle semplici mettendo al centro una nocciola e passandole nel cacao amaro. Lo stesso deve essere fatto con l'impasto al cioccolato bianco: ad una parte aggiungere la farina di cocco, all'altra le mandorle e dar loro forma. Lasciare i tartufini in frigo per almeno 30 min e servire in dei pirottini.

Inutile aggiungere che potete variare come volete usando farina di pistachi, cannella, noci,
frutta candita, sesamo...

venerdì 22 febbraio 2008

Muffin Salati

Una ricetta interamente realizzata da mia sorella, che per una volta è venuta a dormire a casa mia, per passare finalmente una serata tutta dedicata a noi due, che non stiamo mai un po' insieme da sole!
Siamo andate a fare la spesa, abbiamo cenato e poi abbiamo giocato alle piccole cuoche fino alle due di notte. La giovinetta (ha solo 14 anni) è un vero talento, fa delle cose buonissime, e adora stare in mezzo ai fornelli, dice che un giorno aprirà un ristorante e che io e lei staremo in cucina. Per ora si diverte a cucinare per la nostra famiglia, tiene un ricettario scritto di suo pugno, spesso ci scambiamo consigli via e mail, e ogni volta mi stupisce!


Ingredienti per 12 muffins:
-200g di farina 00
-100ml di latte
-110ml di olio e.v.o. (dal gusto molto leggero)
-3 uova
-100g grana padano
-100g di olive verdi piccanti
-100g di emmentaler
-una bustina di lievito istantaneo
-pepe verde in grani
-sale

Mescolare in una terrina tutti gli ingredienti liquidi: uova (sbattute), olio e latte, aggiungere i formaggi grattugiati, poi la farina setacciata, il sale e il lievito, ed in fine, il pepe e le olive.
Trasferire il composto in una teglia da muffins imburrata e infarinata, avendo cura di non riempire le singole vaschette fino al bordo. Infornare per 40 min a 180 gradi e servire dopo almeno 20 min.




pS= ricordate come sempre di fare i complimenti alla cuoca,
brava secchina!!!!!!

lunedì 18 febbraio 2008

Amuse-Bouche di polenta..prima parte

L'amuse bouche è una sorta di aperitivo, qualcosa che viene offerto prima del pasto, mentre si attendono le altre portate; la regola vuole che questi stuzzichini siano di una misura tale da poter essere mangiati in un solo boccone, con le mani, o al massino con stuzzicadenti e cucchiai.
Partendo dalle olive, arrivando a minuscoli roast-beef la gamma di cibi che possono diventare amuse-bouche è davvero illimitata, possono essere semplicissimi, o molto elaborati e insoliti; io sono stata ispirata dalla polenta: troppo buona per limitarsi a mangiarla, come vuole la tradizione (di casa mia almeno), con sugo di spuntature e parmigiano.

Ingredienti per circa 30 tartine di polenta:
-250g di polenta bramata
-750ml di acqua
-una noce di burro
-un cucchiaio di sale grosso
-qualche ago di rosmarino
-due foglie di salvia

per le tartine con i funghi:

-200g di champignon
-una salsiccia di prosciutto
-una noce di burro
-aceto di vino bianco
-pepe bianco
-sale

per le tartine al formaggio:

-50g di un buon formaggio sardo (tipo fiore sardo)
-50g di parmigiano reggiano
-pepe nero

per le tartine con le verdure:
-1 peperone
-1 patata
-1/2 melanzana
-1/2 cipolla
-1 zucchina
-curcuma
-peperoncino
-sale

Cominciare portando ad ebollizione l'acqua con il sale, appena iniziano a salire le bolle gettare a pioggia la farina, aggiungendo il rosmarino e la salvia e iniziare a mescolare. Continuare la cottura per 40 min, (o se avete la pazienza necessaria 1 ora... la polenta diventerà più buona quanto più sarà lunga la cottura).
Appena pronta deve essere stesa su una teglia formando uno strato alto non più di 1,5 centimetri e messa a riposare per almeno un'ora in un luogo fresco (ottimo il davanzale!). A questo punto si possono preparare i vari condimenti iniziando con i funghi che devono essere puliti, tagliati a fettine e saltati in padella con il burro, il pepe bianco e il sale. La salsiccia, una volta spellata, deve essere cotta a pezzettini in un padellino con un pochino d'acqua, aspettando che evapori per poi sfumare il tutto con una spruzzata di aceto. Per il condimento con le verdure è necessario lavare la melanzana, la zucchina, il peperone e la patata sbucciata e tagliarle a cubetti molto piccoli, cuocerle per 15-20 min in un soffritto di olio e cipolla con la curcuma e il peperoncino al quale, dopo 5 min deve essere aggiunto mezzo bicchiere di acqua.
Per le polentine ai formaggi invece è necessario semplicemente tagliare il formaggio a pezzi molto piccoli e ridurre il parmigiano in scaglie.
Riprendere la polenta e ricavarne con delle forme da tartina tanti dischi che andranno composti con i vari ingredienti. Soltanto quelle al formaggio andranno passate per 2-3 min sotto il grill con una macinata di pepe.

venerdì 15 febbraio 2008

Venere è nera

....e ha un buonissimo sapore!
Il riso venere è particolarmente bello, ha un sapore incredibile e sprigiona un aroma sorprendente in cottura.
Mi è sempre capitato di vederlo mixato con gamberetti, e in generale col pesce, o usato come "nota di colore", spesso fine a se stessa, in piatti policromi. Io la prima volta l'ho mangiato con dello zafferano ed è stato amore; ma personalmente credo nell'esistenza di una profonda intimità tra lo zafferano e l'arancia, che a sua volta sta benissimo con la mandorla..
ed ecco quindi il piatto:

per quattro persone:
-250g di riso venere lavato
-1 arancia grande non trattata
-50g di mandorle pelate (possibilmente a fette, o tritate)
-20g di burro
-1 scalogno
-essenza di mandorla
-1g di zafferano dell'Aquila
-sale

Portare ad ebollizione 1 litro di acqua con la buccia dell'arancia (senza la parte bianca) qualche goccia di essenza di mandorle e il sale per cuocere il riso.
Preparare un soffritto col burro e lo scalogno tritato che, una volta ammorbidito deve essere rimosso. Pelare metà dell'arancia a vivo dividendo poi ogni spicchio in tre parti.
Quando la cottura del riso sarà ultimata, questo andrà ripassato per due minuti nel burro con lo zafferano e l'arancia, e decorato con le mandorle.

Nella fotografia ho decorato il piatto disegnando dei raggi con succo d'arancia e zafferano, è stato divertente e il risultato davvero suggestivo, ma siete disposti a rimanere per tutto il giorno con le mani arancione_smorto?

giovedì 14 febbraio 2008

Melitzanosalata..ma che è?

Una ricetta greca. Tanto per onorare parte delle mie origini, e parte dei miei amici: Theo il cuoco_fotografo (ma non in quest'ordine), e Maria la mia coinquilina. Basta dire la parola "cenagreca" che subito mi trovo la cucina invasa da loro due che affettano, friggono, taglianoacubetti, arrotolano, assaggiano (!) e versano fiumi di vino (si, perchè chi cucina inzia a bere molto prima degli invitati!!). Ed io, che in finale con la Grecia e i fornelli non sono poi malaccio, mi ritrovo sempre relegata al ruolo di aiuto cuoco-lavapiatti, a pelare le loro cipolle!
Comunque, questa è una salsetta che negli antipasti delle (loro) cene greche non manca mai ed è davvero buonissima, l'unico problema è che, lei cretese e lui dell'entroterra, provengono da due scuole di pensiero totalmente diverse, e quindi concordano praticamente solo sulla cottura della melanzana...
Poco male, io posto entrambe!

Ricetta di Maria
-una grande melanzana scura
-1 cucchiaio grande di maionese
-1 cucchiaino di aceto bianco di vino
-1/2 spicchio di aglio ben tritato
-sale e pepe nero

Ricetta di Theo (quella nella foto)
-una grande melanzana scura
-uno spicchio d'aglio ben tritato
-qualche foglia di prezzemolo
-olio
-sale e pepe nero

Il procedimento è semplice:
lavare la melanzana e infornarla intera su carta da forno a 180-200 gradi per un'ora.
privarla della parte superiore e frullare polpa e buccia col resto degli ingredienti.

Viene servita con altre salse su fette di pita, ma anche sul nostro pane viene benissimo =) !

mercoledì 13 febbraio 2008

Patate ripiene

Si possono riempire in moltissimi modi, è una di quelle ricette su cui ci si potrebbe davvero sbizzarrire, ma bisogna tenere presente che determinate spezie ed alcuni accostamenti rendono meglio di altri; ho optato per un ripieno decisamente friendly:

-5 piccole patate a pasta gialla
-50g di parmigiano reggiano grattuggiato
-80g di pancetta affumicata
-1 uovo grande
-1 spicchio d'aglio
-noce moscata
-rosmarino fresco
-olio e.v.o.
-sale e pepe nero

Incartare singolarmente le patate nella stagnola e cuocere per 30 min in forno a 200 gradi.
Preparare intanto il ripieno saltando, con pochissimo olio (un cucchiaio) e l'aglio, la pancetta, che una volta fredda verrà unita al resto degli ingredienti.
Ultimata la cottura delle patate, praticare su ognuna un taglio per ottenere una specie di cappello, che permetta di scavare (lentamente e con ammmmore) all'interno, lasciando un certo margine dai bordi. La sorta di purè che ne verrà fuori deve essere unita al ripieno preparato in precedenza, aggiungendo la noce moscata, il pepe e il sale. A questo punto le patate vanno riempite avendo cura di far fuoruscire parte del composto, adagiate in una teglia su carta da forno, cosparse di rosmarino e olio, e infornate, sempre a 200 gradi, per altri 10 minuti.

Tutto qui.
Potete provarle anche con pecorino e verza sostituendo al rosmarino del timo, o con porro, gouda e maggiorana.

martedì 12 febbraio 2008

Torta al Cioccolato/Brownie_gigante!

Cominciare da questa torta è molto importante per me..
Ho inziato a preparare dolci da piccolissima, con i biscotti, poi sono passata alle torte, sempre utilizzando le ricette di mia madre, ma presto ho deciso di mettermi in proprio, di sperimentare i sapori che io avevo in mente, partendo da quelle basi, per raggiungere i miei obiettivi. da questo è iniziata la mia carriera =) !
La torta al cioccolato più semplice (ma anche la più amata) che so preparare, nasce appunto da questi esperimenti. Dopo diversi tentativi di riprodurla simile a quella della prima volta ho preferito darle delle dosi "certe"; ma soprattutto dopo tanta resistenza nel rivelare queste dosi ho deciso di pubblicarle.

Per una torta molto alta in una tortiera di 24 cm
180 g burro
250 g zucchero
5 uova
200 ml panna fresca liquida
100 g farina 00
100 g cacao amaro
1 bustina di lievito

Far sciogliere il burro a bagnomaria (o in un fantastico microonde), intanto montare lo zucchero e le uova, unire il burro e mescolare bene. Aggiungere la panna e il resto degli ingredienti setacciati, mescolare nuovamente ed infornare per 45-50 min a 180 gradi.


Ecco una torta estremamente semplice da preparare e che, una volta pronta, permette di essere decorata, farcita, glassata in tantissimi modi. Nella foto, stata è ricoperta da un velo di cacao e cosparsa di scaglie di cioccolato bianco e fondente.
Se volete intingerla nel latte però, vi consiglio di lasciarla come esce dal forno!
Ci tengo a precisare che qualità del cacao utilizzato è fondamentale, davvero, ne ho provati diversi tipi!!!