martedì 24 giugno 2008

Una ricetta con dedica!

La torta ai semi di papavero è una classico che io ho osato disprezzare, mi sembrava una specie di insipido ciambellone con una strana malattia. L'esperienza mi ha fatto cambiare opinione. L'ho sempre preparato per il posto dove lavoro senza mai assaggiarlo, poi un giorno l'ho fatta a casa mia durante una serata di chiacchere. Mentre Maria, la mia coinquilina, mi faceva le carte (sfavorevolissime!!) un odorino di dolcetto si librava su tutta la casa, all'assagio è stato amore.
Questo è un dolce davvero speciale: è il dolce preferito di una mia ex collega, lo adorava, ma non sono mai riuscita a darle la ricetta, alla fine ha provato quella pubblicata su un libro che usavo al lavoro...ovviamente io l'avevo modificata fino a renderla totalmente diversa. Visto che Gemma è stata una collega fantastica, ed è una grande ammiratrice di punto di fusione, dedico a lei il post e la ricetta, e ovviamente anche alla sua mamma.

Ingredienti:
-300g di farina 00
-una bustina di lievito per dolci
-70g di semi di papavero
-una stecca di vaniglia
-180g di burro
-230g di zucchero semolato
-180ml di panna fresca
-3 uova

Lavorare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere le uova, la panna e i semi di papavero. Incidere la vaniglia con un coltello ed estrarre i semini che dovranno essere aggiunti all'impasto (il guscio può essere utilizzato per praparare lo zucchero vanigliato). Setacciare gli ingredienti secchi e aggiungerli mescolando energicamente a quelli umidi. Imburrare e infarinare una teglia abbastanza grande (24 cm diametro), versare il composto e cuocere per 45-50 min in forno preriscaldato a 180 gradi.

Generalmente una volta raffreddata la torta viene servita ricoperta di marmellata (tendenzialmente ai frutti di bosco), in questo caso ho preferito metterla accanto ad ogni fetta, ne ho usata una all'uvaspina presa da Ikea (VERGOGNA!), ma ci stava benissimo!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello ho già l'acquolina in bocca
ma mi chiedo se queste ricette non siano un po' troppo simili a quelle comparse sul blog di Ettore Rapallo
ci vuole un po' di fantasia se si vuole fare i bloggers
bravi

artemisia comina ha detto...

allora è da provare :)


PS: ah gli anonimi, quanto ci incuriosiscono...

papavero di campo ha detto...

bella versione la tua!
anch'io li uso (i semi) nell'impasto del ciambellone e fin dalla prima è stato amore!
"concorde" apprezzamento!!

Vanessa ha detto...

oddio anche io ho un certa avevrsione ingiustificatissima verso i semi di papavero....non li ho mai assaggiati ma so che non mi piacciono! e pensavo la stessa cosa che hai detto te per le preparazioni con qst ingrediente! ma se dici così allora forse mi posso ricredere! dalla foto sembra sofficissimo questo dolce...e la marmellata ALL'IKEA...ma dai vendono anche quelle?

*PhAbYA* ha detto...

@anonimo= mai cagato questo signore, ma forse avresti dovuto lasciare il suo link...e darti un nome!

@artemisia= si, provala, ci credi che i semi più buoni che abbia mai provato sono quelli che compro a piazza vittorio?

@papavero= ciao, non ero mai stata sul tuo blog (wow che carino!), è un piacere trovarti qui! spero di rivederti presto!

@vanessa= non solo le marmellate da Ikea! Dopèo le casse c'è sempre una specie di caffetteria e un piccolo mercatino di prodotti svedesi (un sacco di salmone!!!!) tra cui anche le marmellate! comunque questa all'uvaspina è deliziosa acidula e fresca!

phabya

Moscerino ha detto...

senti, ma secondo te se ci si mettesse il limone come ci starebbe?? limone/semi di papavero credo sia un abbinamento azzeccato e per me il limone in una torta contribuisce a renderla più "colazionosa"!! eh eh eh

Anonimo ha detto...

cara..mi fai commuovere!!!!!!

grassssieeeeeeeeee...finalmente questa fantastica ricetta..ihihih..proverò al più presto!!!!!

un bacione, gemma

*PhAbYA* ha detto...

@moscerino= in effetti io spesso sostituisco alla vaniglia il limone, o l'aroma di mandorla (pochissimo), secondo l'uso che vorrò fare della torta. è vero che le cose al limone sono perfette per la colazione!

@gemma= che bello risentirti! sono contenta che questa piccola sorpresa ti sia piaciuta, a presto!

phabya

Palmiro Poltronieri ha detto...

ricette ottime e belle da vedere!
ho seguito i post su cucinoingiardino (BZ), il nome del tuo blog fa pensare a tante cose, non solo a fusion, ma anche a gastronomia molecolare, ad alchimie chimico fisiche...
spero verrai a visitare le mie stramberie
lo sapevi che i semi di papavero si possono usare macinati e cotti nel latte, a copertura di una crostata o a farcire un dolce...
auguri e buona estate!
zavorka

*PhAbYA* ha detto...

La chimica in cucina è una presenza silenziosa e costante, ma quando un cuoco decide di renderla visibile avvalendosi di questa in maniera evidente vengono fuori degli "esperimenti" quasi surreali!
è divertente, ma non alla portata di tutte le cucine. ho avuto modo di provare alcune cose, ma non è facile trovare i materiali, e gli strumenti costano tantissimo. Prevedo di comprare in un futuro prossimo almeno un sifone, e di fare degli esperimenti con quello!
non mancherò di postare il risultato!

phabya