lunedì 3 novembre 2008

Settimana degli Arrosti. La Cottura (quasi) Sottovuoto

Mi è stato fatto un regalo fantastico oggi: ho chiesto del crescione al reparto frutteria di un grande fornitore per la ristorazione e una signora ha estratto dalle enormi celle frigorifere una cassetta piena di graziosissime piantine, si trattava di germogli giovanissimi di diverse forme e colori; poi lusingata dalla mia felicità mi ha fatto uno sconto quasi imbarazzante e mi ha detto "sai ti capisco io adoro stare in cucina...".
Il crescione è un tipo di erba da insalata molto aromatica dal sapore piccante ed intenso, si può produrre anche in casa perchè cresce con enorme facilità (non è il mio caso, sono una frana con le piantine) e in cucina viene consumata con moderazione, quindi soprattutto per condire.
In questo arrosto il brie ed il crescione daranno un tocco molto deciso al sapore delicato della carne di tacchino che al forno tende a diventare insipida e stoppacciosa; per risolvere questo problema ho optato per una cottura a bassa temperatura che nei ristoranti avviene a 60 gradi in forno a vapore con l'arrosto chiuso nel sottovuoto per circa due ore. In casa si può isolare l'arrosto nella pellicola chiudendolo accuratamente e cuocerlo in acqua calda (non bollente) per lo stesso tempo.

Come ho già fatto per il brunch ho deciso di dedicare un'intera settimana alla preparazione degli arrosti utilizzando alcune idee che mi sono state suggerite durante un corso di cucina.

Ingredienti per due arrosti da quattro persone:
-un grande petto di tacchino intero
-300g di brie
-due tuorli
-500ml di latte
-una manciata di crescione macinato
-burro
-salvia

Pulire il petto di tacchino dividendolo a metà, aprendo a libretto ciascuna parte e privandolo delle nervature e degli ossicini. Battere la carne cercando di ottenere una superficie uniforme e riporla in un contenitore a marinare con il latte per circa 2 ore. Preparare un impasto con il brie, le uova ed il crescione. Scolare la carne dalla marinatura, tamponare con carta assorbente e disporre uniformemente il ripieno; arrotolare il tacchino e chiudere con dello spago da cucina e successivamente con la pellicola, a questo punto è importante fare attenzione perchè i liquidi rilasciati dalla carne in cottura non dovranno disperdersi nell'acqua che, a sua voltà, non dovrà entrare in contatto con l'arrosto. Cuocere per due ore in acqua calda, non bollente; rimuovere la pellicola (a questo punto verrete investiti dall'aroma!) e rosolare la carne nel burro caldo con la salvia, fino a formare la crosticina.
NB= gli arrosti "arrotolati" devono essere affettati solo quando sono ben freddi!

7 commenti:

papavero di campo ha detto...

phabya la ricetta è bella!

ma hai fatto un refuso spassosissimo il tacchino l'hai chiamato... ah l'inconscio!

*PhAbYA* ha detto...

cacchino!!! non è possibile! a quanto pare non basta rileggere un post un paio di volte!!

phabya

Ely ha detto...

davvero interessante! mi segno la ricetta e alla prima occasione la provo :-) grazie Ely

Bicece ha detto...

Ciao, ti leggo oggi per la prima volta ma credo che ti aggiungerò tra i miei link per le visite quotidiane! Sara

Dolci a gogo ha detto...

ciao sembra davvero appetitoso,devo provarlo....anche il resto del blog è fantastico.-)bacioni imma

i dolci di laura ha detto...

che buono, è una ricettina davvero interessante! ciao
laura

*PhAbYA* ha detto...

@ely= fammi sapere allora!

@bicece= grazie, sappi che sto per fare lo stesso con il tuo blog!

@dolci a gogo= grazie tante, spero di rivederti presto da queste parti!

@i dolci di laura= wow un'altra new entry!!

phabya