lunedì 20 luglio 2009

Fregola, Moscardini, Ortica, ecco l'Insalata.

Questa è la ricetta che propongo per il concorso Sapore di Sfida 3 ricette sotto l'ombrellone.
Da piccola, quando partivamo la mattina presto per andare al mare, avevo l'abitudine di aiutare mia mamma a preparare l'insalata di riso da mangiare in spiaggia: in pratica svuotavo il condiriso nell'insalatiera, ma la cosa mi faceva sentire una grande chef.
Questa storia si ripeteva OGNI domenica e non che i vicini di ombrellone avessero più fantasia di noi...
Fedele alla linea delle insalate propongo una ricetta con la fregula, i moscardini e l'ortica:

ingredienti per 4 bagnanti:

350g di fregula sarda
500g di moscardini
un mazzetto di ortica (colta per l'occasione)
250g di cannellini
aglio
olio e.v.o.
limone
sale

Come vedete gli ingredienti sono pochissimi, (quasi) introvabili,ma pochi.
Basterà cuocere la fregula per 8/9 min in acqua bollente salata e raffreddarla con acqua corrente una volta scolata. I moscardini dovranno cuocere 30min in acqua bollente salata, per poi essere scolati e conditi con olio, sale, aglio (due scpicchi tagliati a metà) e limone; lasciateli in "infusione" per almeno un'ora. Preparate il pesto di ortica sbollentando le foglie per pochi min (così vi libererete dell'effetto urticante), una volta fredde, frullatele con olio, sale e 1 uno degli spicchio d'aglio che avevate lasciato nei moscardini. I cannellini, lo ammettono provengono direttamente dal barattolo, per cui li ho solo scolati.
Unite gli ingredienti e "servite".

sabato 30 maggio 2009

Shortbread= Burro, ma anche Lavanda

Che ti trovi nel bar di una stazione, in un supermercato o in un negozio di souvenir, in Scozia non puoi fare a meno di incappare in delle graziosissime confezioni di mattoncini bianchi. Gli shortbread sono biscotti dal sapore molto delicato, forse anche troppo; così, quando sono entrata in un negozio di articoli esoterici (?!) e ho visto delle bustine di fiori di lavanda, ho avuto l'illuminazione. La mia idea ha lasciato un po' perplessi i proprietari del negozio, così ho dato loro il link a punto di fusione...

Ingredienti
(shortbread per l'ora del tè di quattro persone)
-330g di farina 00
-200g di burro
-150g di zucchero
-1/2 tazzina di latte
-2 cucchiaini di fiori di lavanda
-un pizzico di vanillina
-un pizzico di sale

Lasciar ammorbidire il burro per almeno un'ora fuori dal frigo e far rinvenire i fiori di lavanda nel latte. Lavorare insieme tutti gli ingredienti, trasferire il composto su un foglio abbastanza grande di carta da forno e dargli la forma di una mattonella alta 1,5cm, con i lati perfettamente squadrati e la superficie livellata; chiudere il tutto con la carta e lasciar riposare in freezer per 10min.
Con un coltello formare dei quadratini e distanziare i biscotti ottenuti, cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi per 40-50 min. Gli shortbread non dovranno risultare scuri.

martedì 26 maggio 2009

Mangiare (?) in Scozia

(Edimburgo)"Haggis" è il piatto tipico per eccellenza: si tratta di un pasticcio di interiora che in genere viene servito all'interno dello stomaco di una pecora... agghiacciante, vero? nella foto è stato coppato e accompagnato da un purè di patate (onnipresente)

(Edimburgo) Sapevo bene cos'erano questi cosi colorati, sapevo che erano dolcerrimi e nauseanti, ma in vetrina sembravano cccosì belli... mentre li mangiavo continuavo a ripetere "che cretina, mai più il fudge!"

(Glasgow) Cupcakes e muffins sono ovunque, con queste glasse (dolcidolcidolci!), questi confettini, questi colori... ammiccano dalle vetrine di caffetterie e pasticcerie, in genere sono anche buoni.


(Inverness) Questi due piatti rappresentano la perfetta integrazione tra prodotti locali e cucina internazionale, si tratta di anatra con arancia e vinaigrette di frutti rossi e di salmone con basmati e insalata di pomodori e peperoni. In entrambi i casi la presentazione e l'esecuzione sono stati impeccabili.


In Scozia, salvo rare e virtuose eccezioni, tutto quello che non è fritto quantomeno è stato unto o spalmato con del burro; i dolci non sono da meno, pur essendo bellissimi da vedere, contengono una quantità di zucchero capace di farti storcere la bocca. No, non si mangia bene in scozia, ma non credo che sia una novità...

giovedì 7 maggio 2009

Scattata e Mangiata

Nei prossimi giorni verrò sovrastata da una mole di lavoro... insolita; così questa mattina mi sono concessa una generosa cura del sonno. Quando, intorno all'una mi sono svegliata col vuoto cosmico nello stomaco ho deciso di preparare qualcosa di speciale. Ho atteso la cottura del farro, dei pomodori e delle melanzane; ho impiegato 20 min per scattare la foto, e quando finalmente ho apparecchiato la tavola sul balcone sono iniziati gli attentati della mia gatta... perchè dovrebbe essere interessata alla mia insalata? Non lo so, so soltanto che mi scivolava suadente tra le caviglie, saltava sulle mie gambe cercando di infilare le zampe nel piatto, e che quando finalmente ha vinto un chicco di farro mi è sembrata la micia più felice del mondo....

Ingredienti per due persone (o una persona affamata + il suo gatto):
-una melanzana scura
-5 pomodori Piccadilly
-100g di farro
-125g di fiordilatte
-olio e.v.o.
-origano fresco
-basilico
-pepe verde
-sale

Cuocere in abbondante acqua bollente il farro per 35 min; lavare la melanzana, ricavare delle fette rotonde non troppo sottili, sistemarle su una teglia ricoperta di carta forno. Lavare i pomodori, affettarli per la lunghezza e disporli accanto alle melanzane, condire entrambi con olio, sale, pepe verde e origano, infornare per 20 min a 240 gradi. Comporre l'insalata alternando gli ingredienti e aggiungendo delle foglie di basilico fresco e un filo d'olio.

giovedì 30 aprile 2009

di Latte, di Panna, di Yogurt

Queste foto sono un piccolo assaggio del lavoro che mi ha tenuta lontana dal mio blog per tanto tempo...
Il progetto è nato da una specie di visione di Theo, che ha realizzato queste foto incredibili, io ho composto i piatti e scritto i testi e attualmente un'altra amica, Irene, si sta occupando dell'impaginazione. Si tratta di un'idea che sta prendendo forma, che sta diventando un libro (!).
Non credevo che avrei esordito nel modo della carta stampata con un libro di cucina =)

Mi sono sempre accanita contro la natura "effimera" del mio lavoro, forse ora mi darò pace.